Fabrizio Lo Surdo
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Caro Fabrizio, sarà un intervista ricca di patriottismo 😊
Sei stato scelto quale capitano della Nazionale al prossimo Campionato del Mondo a Squadre di Trier in Germania, approvo la scelta, sei un giocatore di profilo internazionale che ben ci rappresenta.
1 - La squadra è composta da oltre a te da Fernando Braconi, Giorgio Castellano, Andrea de Zandonati, Laura Monaco, Lorenzo Rinaldo, Gianlazzaro Sanna. Giocatori di chiara abilità, ne descriveresti il profilo.
Fernando Braconi ha un talento incredibile. Fenomeno!
Giorgio Castellano è uno dei giocatori più forti al mondo. Certezza!
Andrea De Zandonati è un giocatore molto tecnico ed esperto. Roccia!
Laura Monaco ha vinto più di qualunque altra donna al mondo. Vincente!
Lorenzo Rinaldo ha una tecnica di gioco raffinatissima. Impeccabile!
Gianlazzaro Sanna, oltre a fare più video di Chiara Ferragni, studia il gioco come nessuno. Professionista!
2 – Quali consigli daresti ai tuoi compagni di viaggio?
In una partita è fondamentale fare i punti importanti, in particolare io consiglio di fare l’ultimo. Scherzi a parte, il mio consiglio è quello di divertirsi, si può perdere una partita, ma mai il buonumore.
3 - Ho saputo che la squadra si sta allenando, prevedi un ritiro per meglio arrivare preparati alla gara?
Sì, qualora non dovessimo finire nelle prime otto posizioni la squadra andrà in ritiro punitivo in un ex-lager tedesco. Va bene divertirsi, ma qui c’è da portare a casa il risultato!
4 - Il CdBM entra nella squadra nazionale massicciamente, è un ottimo esempio, ogni club dovrebbe essere orgoglioso di fornire i propri atleti alla nazionale, un sentimento non sempre condiviso. Ritieni sia perché i club siano poco coinvolti o perché le trasferte per i giocatori sono onerose?
Immagino che qualunque club sarebbe orgoglioso di vedersi rappresentato nella Nazionale, non vedo perchè non dovrebbe esserlo, di sicuro non credo possano temere che i loro giocatori possano infortunarsi durante gli impegni internazionali.
5 - L’Italia a mio parere ha sempre espresso un ottimo livello di gioco, fatica però a cogliere prestazioni di assoluto rilievo. Cosa ci manca per stazionare nelle parti alte del ranking internazionale?
Ho visto di recente una classifica per nazioni basata sui risultati dei singoli e l’Italia era nelle prime 10 posizioni, sicuramente con una maggior partecipazione ai tornei importanti potremo solo migliorare.
6 – C’è chi professa un assoluta “fede PR”, tu invece hai colto importanti successi personalizzando i rischi. Hai qualcosa da suggerire se l’obbiettivo è la vittoria?
Premesso che chi ha un ottimo PR è certamente un bravo giocatore, a mio avviso l’aspetto psicologico non va trascurato, talvolta persino i giocatori più esperti e razionali si fanno influenzare in modo irrazionale dalle situazioni.
Bisogna interrompere gli schemi esorcizzando le nostre paure, io ad esempio ero condizionato da una sorta di maledizione: ogni volta che andavo in streaming, che giocassi bene o male, avevo sempre una sfortuna esagerata e perdevo. Due anni fa a Montecarlo prima di una partita in streaming dissi a chi era con me che se mi fossero capitati ancora dadi sfortunati mi sarei inventato qualcosa. Andai subito sotto 7 a 0 e a quel punto decisi di prendere rischi esagerati, sfidando la fortuna nel momento in cui essa sembrava più forte, un cubo a 16 mi regalò la vittoria. L’analisi del software indicò che anche in quella partita avevo avuto complessivamente più sfortuna dell’avversario. Sono stato fiero di me: quando uno vince anche quando è sfortunato e gioca male non ha più nulla da temere!
7 - Coesione e allegria, questa formula ha aiutato la nazionale di calcio agli ultimi europei. Affrontare le gare senza stress sarà molto importante, come pensi di ovviare all’emotività della squadra?
Cercherò solo di dare il buon esempio: chi mi conosce sa che non sono un tipo che si stressa molto….
8 - Quali sono le squadre più forti di questo Campionato del Mondo?
Certamente le squadre sulla carta sono più forti sono Giappone, Danimarca e Germania, hanno giocatori professionisti che in Italia non esistono, ad ogni modo la nostra Nazionale è molto competitiva a qualunque livello, per cui rispetto di tutti ma paura di nessuno. E mal che vada saremo i più eleganti!
9 – Un Team è un identità unica che non si focalizza sui singoli membri bensì sul Team stesso, diversamente, un Gruppo è volto a cogliere obbiettivi individuali. Sei a capo di una squadra di 5 giocatori individualisti che da Gruppo deve diventare Team, come lo motivi il cambiamento?
Spiegherò loro che il lavoro di squadra è la capacità di lavorare insieme verso una visione comune. La capacità di dirigere la realizzazione individuale verso degli obiettivi organizzati. E’ il carburante che permette a persone comuni di raggiungere risultati non comuni. E il vero vantaggio è che se le cose vanno male puoi sempre dare la colpa a qualcun altro!
10 – E’ opinione di alcuni che si potrebbe fare il Campionato del Mondo di Backgammon femminile. Che ne pensi?
E’ curioso che tu ponga questa domanda proprio a me che ho una partner, Annalisa Agosti, che è una delle prime giocatrici al mondo, in ordine alfabetico intendo.
Ad ogni modo Io ho un'opinione diversa: per me ha senso separare uomini e donne solo negli sport dove il fisico può fare la differenza, mentre farlo nei giochi tipo backgammon o poker per me sarebbe sbagliato, probabilmente anche offensivo.
11 – E’ mia opinione che dovrebbe esistere il Campionato del Mondo suddiviso in Pro e dilettanti, ne convieni?
Sarebbe bello se ci fossero così tanti giocatori da potersi permettere tante distinzioni, ma purtroppo non mi sembra il caso: per il momento terrei le così così perchè tanto la fortuna riduce di molto le differenze tecniche e non vorrei togliere al dilettante la goduria di battere un professionista.
12 – Il prossimo anno 2022 la candidata ad ospitare il Campionato del Mondo sarà Venezia, un impegno importante, il più importante dopo le Olimpiadi del 1992, ritieni che il CNB sarà in grado di gestire questo grande evento?
Certamente! Credo che il CNB sia già al vertice internazionale per capacità organizzativa e questo me lo confermano anche i miei amici stranieri.
13 – A fine settembre saremo a Jesolo per il 21° Città di Jesolo, vuoi che organizzi una sfida tra i migliori giocatori stranieri e il team Italiano?
Noi siamo sempre pronti a qualunque sfida, meglio se breve ed intensa come un All Team Consultation con una formula simile a quella dei Best of the Best, premiando sia la vittoria del match che il PR.
14 – C’è qualche giocatore italiano che ti sarebbe piaciuto fosse nella squadra?
Io sono come Napoleone che preferiva ai generali bravi quelli fortunati. Ad ogni modo ci sono tanti giocatori che avrebbero meritato di giocare nella Nazionale, non voglio far nomi perchè sono diversi e me ne potrei dimenticare qualcuno, so che molti non hanno potuto partecipare per impegni lavorativi, mi auguro che ci potranno essere per Venezia 2022.
15 – Siamo giunti alla fine delle consuete 15 domande, fai un augurio ai giocatori italiani dando loro un consiglio su come migliorarsi.
Al di là dell’aspetto tecnico, che richiede tempo e pazienza, la cosa più veloce che si possa fare per migliorare le proprie prestazioni è cambiare l’approccio mentale. Molti credono che il gioco sia solo saper muovere le pedine e il videau, ma in realtà ci sono sempre due partite in contemporanea, in una giochi contro l’avversario e nell’altra contro te stesso. Bisogna vincerne entrambe: per la prima dobbiamo capire che molti giocatori hanno paura di perdere ed altri hanno paura di vincere, solo capendo chi abbiamo di fronte possiamo sfruttarne eventuali debolezze. Altrettanto importante è superare quei condizionamenti inconsci che tutti subiamo mentre giochiamo, specie durante le serie negative, se ad esempio nelle ultime dieci volte che hai lasciato una pedina scoperta sei stato colpito è assolutamente umano diventare super prudenti. Umano, ma sbagliato.
Grazie Fabri, come sempre lo stile ti contraddistingue.