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Daniele Rotondo

ARCHIVIO & NEWS > Interviste

Caro Danny questa NON è un intervista didattica, come potrebbe esserlo direbbe qualche maldicente!  
Certo che sì…. per gli invasati della scienza (che rispetto assolutamente) ascoltare le parole di un eretico del backgammon/XG dipendente è come mettere sale nel caffè

Creiamo il tuo profilo:
Se proprio ci tenete:

- Agonista? Sicuramente, anche se con l’età, la cattiveria necessaria per l’agonismo va a ridursi  Determinato?: sicuramente, anche se con l’età, la cattiveria necessaria per la determinazione va a ridursi
- Rigoroso? A modo mio sicuramente
- Superstizioso? Pochissimo

- Tecnico?
A modo mio sicuramente
- Umorale?
Il mio umore del momento condiziona la mia concentrazione e resa al tavolo
- Che altro? Vediamo:
- Fantasioso con la giusta moderazione e nei momenti che contano
- Sensitivo moltissimo, credo nella forza della mente…per quello che credo nella chiamata dei “dadi”
- Provocatore inevitabilmente
- Generoso sicuramente, ho regalato troppe partite importanti
- Ingenuo in molte occasioni, mi son costate partite importanti
- Distratto succede spesso
In definitiva, se non concedessi Handicap, gli avversari non avrebbero molte chance di battermi


Sei certo di non dimenticare nulla?
Ho sempre pensato che dare troppi riferimenti agli avversari sia un aspetto negativo, quindi non vorrei troppo espormi……già sono fin troppo trasparente “LIVE”. Qualche aspetto nascosto lo devo lasciare.

Spesso ti abbiamo sentito dire: “Vincevo di più quando giocavo peggio”, ci puoi approfondire il concetto?
Questa è una considerazione che deriva spesso da sconfitte che ho ritenuto inaccettabili e non come un vero e proprio pensiero. Tuttavia un piccolo fondo di verità ci potrebbe essere; quando ti impegni a capire di più il gioco modifichi il tuo modo di giocare e, siccome le partite spesso hanno un andamento positivo o negativo per combinazione di “dadi” fortunati o sfortunati, l’aver giocato meglio spesso non è utile allo scopo. Quindi la frase si ricollega ai miei primi anni di attività dove sicuramente giocavo peggio, ma comunque vincevo 10 volte quello che vinco ora…….ergo come si fa a non pensare: “Vincevo di più quando giocavo peggio”

Ace Point ritieni sia un termine più appropriato ad un gelato o ad riferimento del gioco?
Questa domanda la ritengo un po’ offensiva…lo sanno tutti che un “Ace Point” è il colpo vincente del tennista in battuta.

Il tuo vezzo di cambiare nick o email con una certa frequenza a cosa si deve?
Non ho contezza di questo…se avviene è perché mi annoio/odio perdere tempo nelle mille registrazioni WEB che ci costringono a fare sui siti e…. non certo vado a fare un controllo sui nick name già utilizzati prima di fare una nuova registrazione. Poi, se si accettano svariate password, perchè non accettare svariati nick o mail?

Dovendo avvicinare il tuo stile di gioco a quello di un altro giocatore, a quale faresti riferimento e perché?
Con gli adeguati paragoni…a FABRIZIO LO SURDO. Non certo per lo stile al tavolo, non certo per la conoscenza del gioco, ma per l’imprevedibilità e l’aggressività del gioco. Fabrizio è un giocatore indecifrabile e questo anche a me piace. Quando ti siedi al tavolo non sai mai che partita sarà e questo è un aspetto che spesso porta benefici alla vittoria e da un gusto incredibile veder l’avversario annaspare senza capirci una mazza del gioco che stai facendo.


E’ notoria la tua idiosincrasia per il gioco online, a che si deve?

a) Ti ricorda un infanzia infelice?

No certo, ho avuto una infanzia felice e ho una vita felice rispetto a tanti che soffrono

b) Ti senti succube di un’ingiustizia?

No di certo, semmai mi sento perseguitato dai dadi sfortunati, solo che “LIVE” sono veri dadi sfortunati, “ON LINE” sono taroccati!

c) Rivedi un vecchio film che non ti è mai piaciuto?

Se ci continua a giocare ON LINE sicuro e infatti ho smesso; provate voi a vedervi 1000 volte di fila la “Corazzata Potemkin” con intervallato una volta su 100 “Il Laureato”

d) Altre motivazioni?

Semplice, oltre ai dadi taroccati che ti tolgono il piacere della “sorpresa” (azzecco almeno 6 uscite su 10) l’ON LINE non ti da:
1) il contatto umano (quello che puoi utilizzare anche per condizionare l’avversario); prova a pensare a una partita di calcio dal vero e a una partita sulla Play Station in poltrona con il cane che ti gironzola intorno e la moglie che sbraita.
2) Togli una marea di tempo giornalmente a lavoro e famiglia perché il Backgammon è una droga; giocare LIVE ti impone delle finestre e quelle sono.
3) Socialità deframmentata
Insomma se la scelta deve essere fra “LIVE” e “ON LINE” per me chiaramente il Backgammon è “LIVE” anche se riconosco che in questo periodo particolare è stato l’ON LINE” a tenere insieme il movimento.

Quando giochi con una donna la tua fantasia prende il sopravvento?
Che domanda? Posta così sembra che sia uno di quelli: “purchè respiri”. Sono sensibile come molti uomini alla bellezza e alle affinità. Ho incontrato molte donne al tavolo a cui avrei messo due dita negli occhi. Comunque al tavolo non hai molto spazio per far volare fantasie…al bar sì.


Dammi almeno tre seri motivi per credere nel filo diretto tra la mente e la chiamata dei dadi.
Te ne do ben 11:
1) La mente ha una forza incredibile: Tutti gli oggetti da quelli immobili a quelli in movimento possiedono delle proprie vibrazioni energetiche determinate dalla forma e dalla materia di cui sono fatte. Risulta evidente che oltre a forme di oggetti armonici e di valenza positiva ne esistano altre con valenza e vibrazioni negative e i “DADI” fan parte di entrambe queste.
2) La presenza di energia all'interno del corpo umano è la base fondamentale di tutte TEORIE Orientali sul movimento dei “DADI”
3) Il pensiero è infatti una frequenza di onde che si muovono con una velocità maggiore della velocità della luce e arrivano ai “DADI” prima che questi cadano.
4) Gli stati d'animo della mente dunque agendo direttamente sui “DADI” e sulle loro particelle elementari di energia provocano la loro composizione numerica.
5) Il pensiero in questi termini è capace di creare energeticamente e a livello vibrazionale tutto quello che occorre ai “DADI” per procurare una buona o cattiva combinazione.
6) Albert Einstein spiegò la meccanica dei quanti “DADI” dimostrando che non esiste la materia solida così come viene concepita. Ciascun “DADO” è formato appunto da quanti”DADI” di energia che la mente umana può dominare.
7) La fisica con Heisemberg ha dimostrato che le particelle elementari di energia che formano i quanti”DADI” stessi sono influenzate in modo determinante dal semplice essere osservate dall’uomo e dalla sua mente.
8) l'Universo è composto da energia che si piega al pensiero ed alla volontà umana influenzando altri sistemi energetici fra cui i ”DADI”.
9) Le forme di pensiero sono importantissime. I pensieri negativi e quelli positivi infatti sono trasmessi dal cervello ai “DADI” non per mezzo della biochimica ma a livello elettrico.
10) Quindi, il cervello stesso trasmette ai “DADI” le informazioni sul modo di comportarsi e di agire cambiando la vibrazione energetica e influenzando la loro posizione.
11) Tutti questi concetti erano già conosciuti bene nel Mondo Antico come l'Egitto, la Cina e l'India .
In seguito fu ripreso dai Greci grazie al concetto di Vis conditionax Naturae spiegato da Ippocrate (460 A.C. - 370 A.C Grecia); oggi sono chiaramente spiegati nelle teorie della Psicocinesi

“Il Buddha non disse una parola tenne semplicemente in mano un fiore, solo il discepolo comprese l’essenza di questo gesto”.  Parafrasando questa immagine ti vedresti con un bussolotto o con la buffle box in mano?  Documenta la scelta.
Sei un provocatore!!! Nel punto precedente ti ho evidenziato la forza della mente umana e di come trasmette ai “DADI” forze negative o positive. IL “BUSSOLOTTO” fa parte di questa trasmissione…. MENTE, BRACCIO, BUSSOLOTTO, DADI, TAVOLIERE. E’ evidente che la BUFFLE BOX è nata per penalizzare le menti più forti creando interruzione del flusso del pensiero attraverso il distacco prematura dai “DADI”.


Entriamo nel tema organizzativo: il CNB deve alla tua dinamicità l’acquisizione di alcune sede di gioco in cui si svolgono i tornei, Rimini, Varenna e Villa Tuscolana a Frascati. Quest'ultima ha suscitato qualche dubbio per la sua austerità, concordi?   
Ovviamente non concordo. Ritengo che sia stata una delle sedi più interessanti e non è assolutamente scomoda da raggiungere. Luogo di belle sensazioni, e sicuramente idoneo con le grandi sale al piano terra per un evento importante nei numeri.
Per giudicare una sede correttamente, vanno considerate le esperienze precedenti e le reali possibilità di avere buoni prezzi. Questo aspetto da chi critica spesso non è considerato perché non sa cosa vuol dire alzare il “culo” e andare in giro a cercare.   


Il Backgammon ti ha travolto: puoi fare una sintesi e un sommario bilancio?
Il backgammon mi aveva travolto.
Oggi lo vivo meno intensamente perché ti porta via molto tempo fisico e mentale.
Tuttavia ormai mi sento inviluppato e la cosa più positiva è che mi son fatti tanti amici e nemici.
Gli amici ti danno soddisfazione a prescindere, i nemici te la danno quando gliele suoni a botte di “CULATE” e li vedi soffrire.
Per me è un gioco/sfogo oltre la vita normale……se lo anteponi a tutto si rischia di rimanere inappagati e delusi.
Chiaramente per me è fondamentale vincere. Perdere ma essere soddisfatti perchè ho giocato bene è una forzatura e non mi interessa granchè. Si gioca per vincere, diversamente si studia per laurearsi e basta……ma è dimostrato che i titoli non sono sufficienti per emergere nella vita…….ci vogliono anche altre conoscenze e attributi che spesso riguardano la sfera del “saper stare al mondo” e riguardano il carattere delle persone.


Siamo giunti alla fine di questa intervista, ti si potrebbero fare tantissime domande stante il tuo spirito vulcano, le riserviamo per la prossima volta, una però è di rigore:
Vincere il Campionato italiano è un sogno o una possibilità concreta?  
Vincere il Campionato Italiano si può. Non è né un sogno, né una concreta realtà. Comunque deve essere sempre un obiettivo…….e già per me esserci arrivato molto vicino in un paio di volte e motivo di soddisfazione. Ci proverò sempre.

Grazie Danny, come sempre esprimi vitalità e unicità, se mi permetti dedicherei questa intervista a tutti coloro che beneficiano della tua amicizia.
Alla prossima Vicepresidente.

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